AgenPress – Il tasso di crescita dei ricoveri Covid rimane più o meno stabile al 7%. Il numero dei pazienti ospedalizzati per Covid cresce a ritmo costante ma è a tutti gli effetti una pandemia a due velocità: accelera per quanto riguarda il numero dei no vax, frena in relazione ai pazienti vaccinati. L’incremento dei non vaccinati nei reparti ordinari è del 16,7% mentre diminuiscono del 2% i vaccinati ricoverati. A finire in ospedale per aver contratto il virus sono sempre più soggetti non vaccinati. Tra loro raddoppiano anche i bambini, tutti non vaccinati: la percentuale di ricoveri pediatrici sale del 96% e tra i piccoli pazienti la metà ha genitori non vaccinati.
È quanto emerge dal report degli ospedali sentinella di Fiaso. La rilevazione effettuata in data 21 dicembre riguarda in tutto 21 strutture sanitarie ospedaliere: il network Fiaso si è allargato includendo Apss Trento, Asl Area vasta SudEst Toscana, Aou Pisana, Asl Taranto e Ospedali Riuniti di Foggia. A queste si aggiungono i 4 ospedali pediatrici.
La rilevazione nei 21 ospedali, un totale di 1.301 pazienti adulti, conferma il trend di crescita delle ospedalizzazioni pari al 7%, un dato simile anche se lievemente più basso rispetto a una settimana fa quando era stato registrato un aumento dell’8,5%. Netta la differenza di età fra vaccinati e non: i primi hanno in media 73 anni, i secondi 63 anni ovvero 10 anni in meno. Maggiori anche le comorbidità fra i vaccinati (73%), fra i non vaccinati, invece, il 50% dei ricoverati non soffriva di altre patologie.
Nei reparti ordinari i pazienti non vaccinati ammontano al 53% ma nell’ultima settimana si è assistito all’aumento del 16,7% dei no vax contro una riduzione del 2% di vaccinati. Netta prevalenza di soggetti di sesso maschile fra i ricoverati, che è accentuata rispetto alla settimana scorsa ed è ancora più netta nelle terapie intensive.
Il focus sulle terapie intensive
In una settimana la crescita nei reparti intensivi è stata del 5%. Nelle terapie intensive continuano ad essere estremamente diverse le proporzioni fra vaccinati e non: i no vax sono circa il 70% del totale dei pazienti in Rianimazione e sono più nettamente giovani. Anche il range di età nei due gruppi è diverso: il più giovane no vax finito in terapia intensiva ha 21 anni, il più anziano 89, mentre fra i vaccinati il più piccolo ha 37 anni. Tra i vaccinati l’88% ha completato il ciclo vaccinale con 2 dosi da oltre 4 mesi e non ha eseguito la dose booster raccomandata.