AgenPress – Chi ha il green pass ma risulti positivo al Covid per successiva infezione può circolare senza problemi, entrare nei locali e fare una vita normale, rischiando di contagiare gli altri, perché la sua certificazione continua a rimanere valida.
Si tratta delle persone che, pur essendo in possesso di green pass nella sua versione super (avendo quindi completato il primo ciclo vaccinale, quello da due dosi), sono rimaste infettate. E che, per un “baco” nel sistema dei controlli, possono comunque circolare liberamente, dato che ai controlli sul documento la positività non risulta.
Del resto sappiamo che il vaccino protegge soprattutto dalla possibilità di contrarre la malattia in forme gravi e che, più aumenta la distanza in mesi dalla seconda iniezione, più lo “scudo protettivo” fornito dal siero si indebolisce.
Proprio per sanare questa strana, e pericolosa, anomalia, il Ministero della Salute ha fatto sapere che a giorni arriverà un intervento del ministro Roberto Speranza per revocare temporaneamente il certificato verde a chi risulta positivo al Covid. La legge italiana già prevede pesanti sanzioni per chi, positivo, non rispetti l’isolamento, ma evidentemente non basta e si moltiplicano i casi di persone pizzicate in giro con green pass valido ma positive al tampone.
Si stima che siano circa 100mila le persone contagiate che attualmente in Italia stanno circolando con un documento valido per entrare in ristoranti, palestre, cinema e altri luoghi potenzialmente a rischio cluster.
Dal 15 dicembre, la validità del green pass da vaccinazione, per le dosi successive alla prima o dose dopo guarigione, passa da 12 a 9 mesi dalla data di somministrazione. E’ dunque fondamentale verificare quando abbiamo fatto l’ultima dose di vaccino: se sono passati più di 9 mesi, dobbiamo prenotare la terza dose entro il 14 dicembre, per tornare ad avere il certificato verde Covid valido, con l’aggiunta dell’indicazione del richiamo effettuato.
Come sappiamo il green pass base indica l’avvenuta vaccinazione anti-Covid, la guarigione o l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare. Con il nuovo decreto Covid 26 novembre il governo Draghi ha introdotto il green pass rafforzato, ribattezzato super green pass, che invece è la Certificazione verde che si ottiene esclusivamente dopo avvenuta vaccinazione o guarigione. Il super green pass non include, quindi, l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare.