Pensioni, Cazzola: “Basito dalla proclamazione dello sciopero di Cgil e Uil”

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AgenPress. L’economista Giuliano Cazzola, esperto di previdenza sociale, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Sulla Manovra e lo sciopero di Cgil e Uil. “Credo che sulle pensioni si sia trovata una soluzione transitoria per il 2022, poi c’era questo impegno del governo a negoziare una riforma con i sindacati entro marzo. Avevo avuto l’impressione che i sindacati avessero accettato questo percorso. Sono rimasto basito dalla proclamazione dello sciopero. Se si contesta una finanziaria in toto, non è che si sciopera 3 giorni prima che il parlamento l’approvi. Non è che con questo sciopero generale si rimedia ad una finanziaria che è in dirittura d’arrivo. Mi sono fatto l’idea che questo sia uno sciopero contro Draghi. Non ha senso, ma se uno fa una cosa così insensata avrà la sua convenienza”-

Sul rapporto dell’Ocse sulle pensioni. “L’Ocse dice le solite cose che sappiamo anche noi, cioè che abbiamo regole molto severe sulle pensioni, ma siamo tra quelli che vanno in pensione ad un’età effettiva molto più bassa del resto d’Europa –ha affermato Cazzola-. I 71 anni di cui parlando credo che sia un calcolo ipotetico in relazione all’aspettativa di vita e quindi relativo al 2040, forse al 2050”.

 

 

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