Fisco. C’è accordo politico. Aliquote Irpef diventano quattro: 23, 25, 35 e 43%. Prevista cancellazione aliquota al 41%

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AgenPress – La fascia di reddito fino a 15mila resta al 23%, quella 15-28mila va dal 27% al 25%, quella 28-50mila va dal 38% al 35%, mentre oltre i 50mila si passa direttamente al 43%. Sulla no tax area si valutano piccole modifiche. Anche le detrazioni verranno “profilate” e questo, viene riferito, porterà a un vantaggio anche per i redditi sopra i 50mila euro.

Lo riferisce il viceministro dello Sviluppo economico, Gilberto Pichetto: “Questo è l’accordo politico, ora Franco ne deve parlare con Draghi, noi con i nostri partiti e poi dobbiamo rivederci”.

I rappresentanti dei partiti hanno inoltre “ragionato sull’Irap che vede una scelta verticale, partendo dalle 850mila persone fisiche, autonomi e ditte individuali, aggiungendo eventualmente le start up”, sottolinea Pichetto.

La riforma dell’Irpef e il taglio dell’Irap sono entrambe “un primo passo strutturale, non solo per il 2022”. E si resta “entro gli otto miliardi” che ci sono sul tavolo, dichiara Pichetto. Al taglio dell’Irpef dovrebbero andare circa sette miliardi di euro, mentre circa un miliardo dovrebbe servire all’eliminazione dell’Irap per autonomi e persone fisiche.

Il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli, al termine del tavolo al MEF ha spiegato che “gli interventi avranno una valenza strutturale, non misure spot, e soprattutto saranno percettibili. Due tra le cose principali che chiedevamo. Si agirà sulle aliquote Irpef del ceto medio, ed in modo strutturale anche sull’Irap. Nei prossimi giorni ci saranno alcuni aggiustamenti di dettaglio ma l’aspetto importante è che si è trovato un equilibrio tra forze politiche, perfettamente in linea con l’indirizzo Parlamentare. Il lavoro è stato molto positivo”.

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