AgenPress. Renzi vuol fare il Centro. Anche lui si iscrive al club dei ricostruttori del Centro. Io no, passo. Non sono mai stato un progettista né un manovale del Centro. Non ci credo, non esiste.
Nella Dc era vietato parlare di Centro. La Dc era la Dc, la diga antemurale al comunismo, il partito Stato, o – come ama definirlo il suo maggiore storico, Agostino Giovagnoli – era “il partito italiano”, rappresentativo a un tempo di centro, destra e sinistra.
Solo Martinazzoli cominciò a parlare di Centro, nel tratto finale della vicenda democristiana. Non portò bene. Nella Dc non esistevano neppure correnti centriste, la parola era vietata, dava un’idea residuale. Solo Scalfaro si professava centrista, ma non contava nulla prima di ascendere al Colle.
Forse Renzi pensa a un Centro geometrico, equidistante tra i poli, e lo sogna a due cifre, o poco sotto, per condizionare tutti i governi che verranno. È un disegno rispettabile, pur se difficile, e non rinvia all’indirizzo del Centro, semmai a quello di Craxi, che però almeno ci riuscì.
E’ quanto dichiara, in una nota, l’On. Gianfranco Rotondi già ministro e vice capogruppo alla Camera di Forza Italia e fondatore del nuovo movimento politico Verde è popolare.