AgenPress – Ha preso il via la riunione del Cda di Tim. I consiglieri esamineranno la proposta arrivata dal fondo Kkr che non sarebbe stata preannunciata al socio di maggioranza Vivendi. “Vivendi nega fermamente di aver avuto discussioni con qualsiasi fondo”, fa sapere un portavoce e nemmeno, più specificamente, con Cvc per una eventuale contromossa. Il ribadire di voler “collaborare con le autorità e le istituzioni pubbliche italiane per il successo a lungo termine di Tim” si può leggere come un’intenzione a restare nell’azionariato.
Non c’è solo Kkr interessata a Tim. “Advent e Cvc si dicono aperti al dialogo con tutti gli stakeholders per identificare in modo trasparente una soluzione di sistema per il rafforzamento industriale di Tim” dichiara un portavoce dei fondi che parallelamente smentisce che ci siano stati contatti con Vivendi. Non arriverà nessuna proposta per ora da i due fondi che stanno studiando la situazione.
Il governo potrebbe affrontare i nodi collegati ai dossier Tim, con l’impatto che questo potrebbe avere sull’attivazione del Golden Power per mettere in tutela la rete, attraverso la creazione di un supercomitato tra ministri ed esperti del settore. L’ipotesi prevede che nella struttura possano entrare i ministri coinvolti – dal ministro dell’Economia Daniele Franco a quello per l’Innovazione Digitale, Vittorio Colao fino al ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti e al sottosegretario alla presidenza Francesco Gabrielli – ma anche gli economisti ed esperti di Palazzo Chigi e Mef, Francesco Giavazzi, Roberto Garofoli, Giuseppe Chinè.