AgenPress – “È evidente che ci sia la volontà di oscurare chi ha posizioni dialettiche rispetto alla linea ufficiale. Ma resto dell’idea che la forza del M5S sia sempre stata quella di contare su personalità diverse, unite dall’obiettivo di far crescere il Movimento”.
A dirlo, in un’intervista a La Repubblica, è Vincenzo Spadafora, ex ministro M5S, in merito allo stop alle apparizioni in Rai deciso da Giuseppe Conte. “Rispetto l’indicazione. Ma chiedo: quando finirà la protesta? Una volta ottenuto cosa? Ecco, vorrei un confronto su questo con Conte, nei gruppi parlamentari”.
“Io non contesto l’assetto scelto da Conte, fatto di figure tutte a lui vicine, mi preoccupa però che non ci sia condivisione e chiarezza sulle prospettive e sul progetto politico”, sottolinea Spadafora.
Al di là delle ospitate che saltano, Conte come ha gestito la partita nomine Rai? “Male. Trovo che quelle dichiarazioni siano un pessimo boomerang. Primo: si è ammesso che, se ci avessero accontentati, avremmo accettato. Secondo: si è ammesso di non essere riusciti ad interloquire con l’ad della Rai, né attraverso il consigliere di amministrazione che Conte ci ha chiesto di votare, né attraverso le persone che Conte ha incaricato per la trattativa. A certi tavoli, io dico: o ci si sa stare, o è meglio non sedersi”.