Terza dose vaccino, le iniziative delle Regioni

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AgenPress.  “Il mio appello a tutti gli over 60 lucani è di recarsi presso i punti vaccinali, senza prenotazione, presenti in tutta la Regione e di fare la terza dose. Nei prossimi giorni farò anche io la terza dose, appena saranno trascorsi i 180 giorni dall’ultima somministrazione”. Così in una nota il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, sottolineando che “la situazione è sotto controllo, la campagna vaccinale è in perfetta media nazionale, abbiamo numeri importanti per le fasce di età più a rischio ma adesso dobbiamo fidarci della scienza e fare la terza dose. Il numero dei ricoverati è contenuto, la pressione sugli ospedali è bassa, i nuovi positivi sono davvero pochi. Sono tutte belle notizie, risultati notevoli resi possibili grazie al buon senso dei lucani e all’impegno di medici, sanitari e volontari”.  Bardi ricorda che “anche in questo caso, come è accaduto per il primo ciclo, sarà necessario portare con sé la propria tessera sanitaria e compilare l’apposito modulo di accettazione. È possibile ricevere la terza dose anche presso il medico di medicina generale che ha aderito alla campagna vaccinale”. Nei prossimi giorni vi saranno incontri anche con i medici di medicina generale e i rappresentanti dell’ordine dei farmacisti per offrire ulteriori servizi ai lucani.

In Campania, nel corso della riunione convocata oggi a palazzo Santa Lucia dal Presidente Vincenzo De Luca, è stato dato mandato a tutti i dirigenti delle Asl e delle Aziende ospedaliere, di programmare prioritariamente la vaccinazione con terza dose “booster” a tutto il personale scolastico e universitario che ha superato il sesto mese dalla seconda somministrazione. Si tratta di un piano straordinario di vaccinazione di massa che va portato a termine già entro il mese di novembre “Con la terza dose – ha dichiarato il Presidente De Luca – è stata già completata la vaccinazione per tutto il personale delle Rsa. Contestualmente al personale scolastico, si continuerà a completare la vaccinazione con terza dose a tutto il personale sanitario e ai pazienti fragili. Ma occorre entro novembre richiamare alla vaccinazione tutto il personale scolastico e universitario. L’obiettivo è garantire la piena tutela della popolazione scolastica dove insiste il maggior numero di non vaccinati dai 15 anni in giù, un pericoloso canale di contaminazione non solo per studenti e docenti ma anche per le famiglie. E’ l’unico strumento per non dover chiudere le scuole nei prossimi mesi”.

Anche “La Liguria è pronta a partire subito con la somministrazione della nuova dose ‘booster’ di vaccino ‘eterologo’ con Pfizer o Moderna a chi sia stato vaccinato con Johnson&Johnson, non appena l’Aifa renderà nota la propria decisione in merito, attesa nelle prossime ore. Per quanto riguarda il nostro territorio, si tratta di 32.618 persone a cui è stato somministrato il vaccino monodose J&J”. Così il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti in vista del pronunciamento dell’Aifa. Circa un terzo dei vaccini J&J (10.690) è stato somministrato a giovani tra i 20 e i 29 anni, 7.059 vaccini sono stati somministrati nella fascia 30-39 anni, 6.480 nella fascia 60-69 anni, 2.695 nella fascia 12-19 anni, 2.505 tra 40 e 49 anni, 1.993 tra 70 e 79 anni, 892 nella fascia 50-59 anni mentre agli over80 sono stati 304 i vaccini J&J somministrati durante la campagna vaccinale.  Intanto si registra in Liguria un lieve calo dei tamponi antigenici rapidi effettuati nell’ultima settimana rispetto a quella precedente (da 76.250 nella settimana dal 18 al 24 ottobre a 72.820 nella settimana tra il 25 e il 31 ottobre) mentre sono state 2.798 le prenotazioni di prime dosi di vaccino nelle due ultime settimane. “Il nostro auspicio è che coloro che ricorrono al tampone per l’ottenimento del green pass si convincano dell’utilità e della sicurezza dei vaccini – aggiunge Toti – l’unica arma efficace per proteggerci dal virus e soprattutto dal rischio di ospedalizzazione, con conseguenze anche molto gravi. In questi giorni per fortuna vediamo gli ospedali pieni al 10% rispetto a quanto lo erano lo scorso anno, con un’incidenza quasi simile di circolazione del virus. Per i pochi ancora scettici, è un segno di quanto i vaccini ci stanno salvando la vita, sia in senso clinico sia in senso sociale ed economico”.

Circa l’ipotesi al vaglio del governo di prorogare dello stato di emergenza fino a marzo del prossimo anno, Toti afferma: “Il Covid ci ha insegnato che è difficile dire oggi che cosa sarà indispensabile il 2 dicembre. Lo stato d’emergenza scade il 31 dicembre e se ce ne sarà bisogno trovo opportuno che venga prorogato. Se invece non ce ne sarà bisogno trovo sia opportuno affievolirlo, anche per dare un ulteriore segnale di ritorno alla normalità. Il Covid non ha mollato la presa: dobbiamo continuare con le vaccinazioni, anche con le terze dosi. Andiamo avanti rapidamente – conclude – e vediamo di cosa ci sarà bisogno”.

Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani,  smentisce la notizia riportata dai quotidiani locali di una carenza  delle forniture, sme”Non so da dove sia venuta fuori la notizia  che mancano i vaccini in Toscana, perché invece i vaccini ci sono  eccome, Moderna e Pfizer, sara’ stato un equivoco a generare questa  notizia”.”Non ci sono problemi – ribadisce Giani – noi abbiamo  una quantita’ di vaccini necessari per la popolazione e non c’e’  nessun problema per l’approvvigionamento”. Anzi, ribadisce Giani,  “chiunque si deve vaccinare per la terza dose, spero ancora che anche  le 250mila persone che non hanno ancora fatto la prima dose si  aggiungano, segua le indicazioni e vada a farla negli hub”.
In Trentino partirà domani la campagna vaccinale per la somministrazione della terza dose di vaccino anti Covid . L’iniziativa si rivolge alle persone con più di 60 anni o comprese nelle categorie delle persone vulnerabili con malattie croniche. A quanto riferito in conferenza stampa, proseguirà la campagna per le persone con più di 80 anni e per gli operatori sanitari.”I dati locali, in linea con quelli nazionali, mostrano l’efficacia della terza dose in particolare per le categorie di popolazione nelle fasce di età più elevata, in cui si riscontra una perdita di efficacia progressiva della prima fase vaccinale. Il richiamo permette di aumentare il livello di anticorpi”, ha spiegato il direttore dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, Antonio Ferro.

Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, intervenuto ai microfoni della trasmissione Restart 264 su Cusano Italia Tv, sottolinea che  “E’ una scelta che la politica fa sulla base di indicazioni scientifiche, l’Aifa ci ha detto di procedere oggi con la terza dose per i fragili e gli over 60 e così stiamo facendo. Invito i cittadini che sono compresi in queste categorie a procedere con la vaccinazione. Dopodichè le indicazioni ci dicono che è ragionevole pensare che già entro fine anno ci possa essere un ampliamento della platea, pensiamo ai 50enni, ad alcune categorie come gli insegnanti”. Sulla vaccinazione dei giovani. “Faccio un appello ai genitori a vaccinare i ragazzi over 12 perché i dati ci dicono che il virus sta circolando molto più rapidamente nei giovani non vaccinati e si rischiano nuove varianti”.

“Oggi nel Lazio – dichiara l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato – su 15.599 tamponi molecolari e 27.587 tamponi antigenici per un totale di 43.186 tamponi, si registrano 456 nuovi casi positivi (+68) in diminuzione rispetto a mercoledi’ 27 ottobre (-47), 3 i decessi (-2), 438 i ricoverati (+5), 58 le terapie intensive e +428 i guariti. il rapporto tra positivi e tamponi è al 1%. I casi a Roma città sono a quota 184″. Così     “Ieri oltre 14 mila somministrazioni” di vaccino anti Covid – aggiunge D’Amato – “Il 55% sono terze dosi, il 36% sono seconde dosi e il 9% sono prime dosi”. L’assessore ha ribadito che “il richiamo della terza dose va fatto dopo i 180 giorni senza aspettare la scadenza del Green pass”.

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