AgenPress – “Riteniamo che ci siano tutti i presupposti giuridici perché questo strumento sia utilizzato, abbiamo chiarito con nettezza che l’obbligo non può essere collegato a procedure disciplinari o rappresentare un rischio di licenziamento. Capisco la preoccupazione di chi non è vaccinato ma credo sia giusto considerare anche la preoccupazione di chi è vaccinato e vuole andare in ufficio con tranquillità”.
Così il ministro del Lavoro Andrea Orlando in un’intervista a La Stampa rispondendo a una domanda sull’estensione del green pass ai luoghi di lavoro. Con l’estensione del green pass “scongiuriamo il rischio di nuove chiusure, dall’altra il pass ci consente di svolgere varie attività con standard di sicurezza ancora più elevati – prosegue Orlando – Si creano le condizioni per usare spazi sociali e mezzi di trasporto con più tranquillità, favorendo migliori risultati economici”. E precisa che nel governo “stiamo discutendo di come, nelle prossime settimane, si tornerà a usare pienamente le sale di cinema e teatri: questo è possibile grazie al green Pass”.
“Nel Green pass c’è una facoltà orientata, con una propensione per il vaccino, cosa che giustifica che il tampone non sia gratuito – dice infine il ministro – Però chi va a lavorare si trova in una condizione diversa da chi vuole andare al cinema. Mi sembra ragionevole tener conto di questa differenza. Penso che sia giusto calmierare e con un costo ancora più basso, ma sono contrario alla gratuità perché una scelta di campo va fatta. Altrimenti col tampone gratis sembra che anche se non ti vaccini è la stessa cosa”.