AgenPress. “Va riscritto il metodo di calcolo” delle bollette energetiche, “lo stiamo facendo in queste ore”. Lo ha detto stamani il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, intervistato a Radio anch’io.
“Bene, ottima notizia, ma sentite anche le associazioni di consumatori che da decenni fanno proposte inascoltate e che rappresentano le famiglie che in questi anni hanno pagato quelle bollette astronomiche” afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Decidere, come nel precedente trimestre, di destinare i proventi delle aste di mercato dei permessi di emissione di CO2 all’abbassamento delle bollette, è doveroso, ma non basta. Vanno eliminati gli oneri di sistema oramai superati, come quelli per la messa in sicurezza del nucleare o le agevolazioni tariffarie riconosciute per il settore ferroviario. Vanno spostati sulla fiscalità generale gli altri, come gli incentivi alle fonti rinnovabili. Va ridotta l’Iva sul gas al 10% sull’intero consumo e non solo sui primi 480 Smc annuali come è attualmente” prosegue Vignola.
“Quanto al metodo di acquisto, diverso da quello di calcolo, bisognerebbe che Acquirente Unico tornasse ad acquistare l’energia non soltanto, come fa ora, nel mercato corrente ma anche con contratti di medio-lungo termine per spuntare prezzi migliori e magari utilizzare i PPA (Power Purchase Agreement), i contratti a lungo termine su nuovi impianti a fonti rinnovabili, per dare così ulteriore impulso alla transizione energetica” conclude Vignola.