Mattanza di delfini alle isole Faroe. Massacrati in 1500 con arpioni, coltelli e trapani elettrici

- Advertisement -
- Advertisement -

AgenPress – Una tradizione che si rinnova ogni anno nelle Isole Faroe, in Danimarca: uccidere brutalmente i delfini, usando arpioni, coltelli e in alcuni casi anche trapani elettrici. Tecnicamente si chiama Grindadrap, che tradotto significa “caccia alle balene”, ma in realtà è indirizzata ad altri cetacei: centinaia di lagenorinchi acuti sono stati spinti a riva dalle imbarcazioni, fatti spiaggiare e crudelmente macellati. 1428 esemplari morti, compresi cuccioli e femmine incinte. Una mattanza senza precedenti.

La denuncia e le (crudissime) immagini arrivano dall’organizzazione ambientalista no profit Sea Shepherd, da moltissimi anni impegnata nella tutela della fauna marina in ogni angolo del pianeta. Le famigerate Grindadrap sono già ampiamente note per la loro ferocia, ma l’ultimo massacro avvenuto lo scorso fine settimana ha suscitato l’indignazione di moltissimi residenti oltre che dei “soliti” animalisti.

Le terribili immagini che mostrano i cadaveri dei mammiferi sulla battigia di Skalabotnur a Eysturoy, e il mare color rosso sangue hanno fatto il giro dei social media scatenando l’ira degli ambientalisti ma anche di alcune organizzazioni che partecipano all’evento.

La Grindadrap, così si chiama la pratica barbarica, consiste nel trascinare i mammiferi, soprattutto balene, a riva e poi massacrarli con dei coltelli. Ogni anno, riporta la Bbc, vengono sgozzate circa 600 balene e 35-40 delfini. Il massacro di domenica è senza precedenti. Nel 1940 ne furono uccisi 1200.

La Blue Planet Society ha esortato le autorità danesi e l’Ue a fermare la caccia ma resta una delle più grandi risorse economiche del XX secolo delle Isole Faroe e per questo “intoccabile”. Finora.

- Advertisement -

Potrebbe Interessarti

- Advertisement -

Ultime Notizie

- Advertisement -