AgenPress. Antonio Rizzolo, direttore di Famiglia Cristiana, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
“Fa riflettere che sia dovuto intervenire formalmente il Vaticano per poter aprire un dialogo su alcuni punti controversi della legge che erano già stati segnalati dalla Cei. In questo Paese purtroppo tutto viene estremizzato, non c’è dibattito pubblico, c’è spesso una presa di posizione ideologica per cui se uno non la pensa come te deve essere tacciato di razzismo o di omofobia, quando non è assolutamente così. Il fatto di dire: approviamo il ddl Zan a prescindere senza nessuna discussione non è una cosa logica.
Ho apprezzato che il segretario del PD Letta, pur difendendo il ddl, abbia aperto al dialogo. Siamo tutti d’accordo sul punire qualsiasi forma di odio, violenza e discriminazione, ma dobbiamo fare in modo che non venga inibita la libertà di espressione. Non si tratta di fare grandi stravolgimenti alla legge, ma solo di fare alcune precisazioni. Si ha quasi l’impressione che la tematica dell’odio e della discriminazione venga utilizzata come grimaldello per far passare un’ideologia.
Il Vaticano ha detto: attenzione, se non ci sono modifiche, questo ddl potrebbe violare alcune parti del concordato, era una messa in guardia, non è che poi arrivano i carrarmati del Vaticano. E’ doveroso che, in base al concordato, il Vaticano faccia valere le proprie ragioni”.