AgenPress. E’ un passaggio storico. A Roma negli Studi di Cinecittà il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, darà il via libera al Piano nazionale di ripresa e resilienza dell’Italia alla presenza del nostro presidente del Consiglio, Mario Draghi.
Il Consiglio europeo intanto incoraggia la Commissione e il Consiglio a portare avanti i lavori sui piani nazionali di ripresa e resilienza in modo che gli Stati membri possano sfruttare appieno il potenziale di finanziamento del meccanismo di ripresa e resilienza, sottolineando l’importanza di “una piena e tempestiva attuazione del piani”.
Anche per il ministro Colao sono essenziali i tempi autorizzativi: “dobbiamo dimezzarli. Non mi preoccupo se soldi basteranno ma se riusciremo a spenderli”
Per il ministro per l’Innovazione e la transizione digitale, Vittorio Colao, bisogna fare tutti uno sforzo affinché “qualunque processo autorizzativo che normalmente prenda un mese dobbiamo riuscire a farlo in 15 giorni”.
“Uno dei progetti del Pnrr che non abbiamo ancora fatto partire è quello della telemedicina e mi sento un po’ in colpa ma parte adesso nel mese di luglio”.
“E’ assolutamente importante – spiega Colao – il tema della telemedicina e la separazione dell’infrastruttura rispetto alla competenza del medico. Ma ci vogliono delle reti molto buone e soluzioni in cloud veloci, sicure e con bassa potenza. Due cose su cui stiamo cercando di lavorare”.
“Siamo convinti di aver fatto la cosa giusta e questa è la dimostrazione. Il resto sono chiacchiere”. Così il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani: “Un po’ piu della metà” del Pnrr sarà destinato alla transizione energetica e “e noi abbiamo un’esigenza primaria che è quella di decarbonizzare”.
“La Commissione presieduta da Ursula von der Leyen – sottolinea il ministro per la PA Renato Brunetta – riconosce che il Pnrr rappresenta una risposta bilanciata e completa alla situazione economica e sociale”.
Il ministro della cultura, Dario Franceschini, riingrazia “il presidente del Consiglio Mario Draghi per la scelta di mettere Cinecittà al centro della presentazione del Recovery Plan. Si tratta di una decisione indicativa di quanto la cultura sarà il cardine della strategia di rilancio complessivo dell’Italia”.