AgenPress. Berlusconi mi ha detto: “Tranquilla, le nozze con Salvini non si faranno. Io sono l’opposto di Salvini. Una casa comune non farebbe per me.
“Polverini, lei aveva annunciato il suo ritorno a Forza Italia dicendo: “Sono tornata a casa”. Come la mettiamo se la casa diventa un palazzetto con, come nuovo coinquilino, Matteo Salvini?
Non è stata ancora presa nessuna decisione. Io personalmente ho sentito domenica il Presidente Berlusconi. Mi ha detto che, anche secondo lui, non c’è la possibilità che si faccia una federazione e tantomeno che si arrivi, come pure in questi giorni si è detto, a gruppi parlamentari unici. Semmai si tratta di coordinarci sui lavori parlamentari e sulle posizioni da prendere sui vari provvedimenti. Se così fosse, va bene. Certo, se si dovesse fare un passo in più, per me sarebbe, come dire, un po’ disagevole.
In che cosa si sente irrimediabilmente diversa da Salvini?
Ho posizioni diverse da lui su tutto. Abbiamo cominciato con il sovranismo di Matteo Salvini. Io sono un’europeista convinta.
Credo nell’Europa che, come abbiamo visto durante la pandemia, ha dimostrato tutta la sua importanza. L’abbiamo criticata per tanto tempo. Ora abbiamo tutti toccato con mano la sua capacità di saper essere solidale, come avevamo sempre in questi anni, in tutte le maniere chiesto. Sulla questione dei diritti tutti sanno che la mia posizione è opposta a quella di Salvini. Dalla legge Zan, che ho votato, alla cittadinanza per le nuove generazioni di ragazzi immigrati per cui ho presentato nella scorsa legislatura una proposta di legge, che ho ripetuto in questa, sullo ius culturae. Nella corsa legislatura ho anche votato la legge sulle unioni civili, su cui c’è stato un grande contrasto con Salvini.
A sentire le sue condivisibili parole, le posizioni di Forza Italia a me sembrano più vicine a quelle di Salvini che alle sue…
Diciamo che mi ritrovo in un partito che sul tema dei diritti è sempre stato all’avanguardia. Oggi anche Forza Italia ha posizioni un po’ più chiuse, ma sicuramente non come quelle di Matteo Salvini.
Nel caso il ventilato progetto della federazione e della casa comune andasse in porto, è pronta a rifare le valige e a traslocare altrove. Magari nel nuovo centro di ispirazione repubblicana, di cui insistentemente si parla, con tutti insieme appassionatamente Carlo Calenda, Giovanni Toti, Luigi Brugnaro, Matteo Renzi e qualche frangia dissidente di Forza Itala?
Guardi, tutti sanno che, nei sei mesi in cui sono stata iscritta al gruppo misto, tanti colleghi mi hanno cercato, compresi quelli appartenenti ad alcune delle componenti da lei citate. Non l’ho fatto allora. Sinceramente non credo che lo farei adesso. Sicuramente, in questo momento combatto, insieme a tanti altri colleghi del mio partito, una battaglia perché Forza Italia non rinunci alla sua identità.
Se dovesse perderla questa battaglia e la federazione con Salvini fosse celebrata e sancita…
Speriamo proprio di no. Non voglio fasciarmi la testa prima di rompermela.
di Antonello Sette