SONO MANIPOLAZIONE ILLECITA DEL MERCATO
AgenPress. Stop ai test comparativi poco trasparenti sui prodotti di largo consumo eseguiti da privati che alterano le scelte dei consumatori e rappresentano una illecita manipolazione del mercato. A chiederlo il Codacons, che ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma contro il settimanale Il Salvagente e l’associazione Assoconsum in cui si chiede di aprire una indagine per turbativa di mercato e concorrenza sleale finalizzata allo sfruttamento di interessi privati.
Al centro della denuncia, la recente indagine sugli oli realizzata e diffusa dalla rivista (e ripresa dell’associazione Assoconsum) in cui Il Salvagente premia una marca che sarebbe socia commerciale della stessa testata, vicenda già portata all’attenzione dell’Antitrust con l’Autorità che indaga sul caso. Con l’esposto il Codacons chiede alla Procura di verificare se siano configurabili eventuali fattispecie penalmente rilevanti in relazione alla possibile turbativa del mercato e alla forma di concorrenza sleale realizzata, provvedendo nel caso al sequestro della testata.
Intanto il Codacons ha firmato un importante accordo con l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi (ICQRF) del Ministero delle politiche agricole per ricondurre i test sugli oli per uso alimentare esclusivamente nell’ambito pubblico, a garanzia della obiettività e della tutela del consumatore. Proprio in tale direzione nasce l’Osservatorio sulla qualità dei prodotti e sulla correttezza della pubblicità alimentare, che avrà il compito di promuovere la creazione di modelli di monitoraggio che, coniugando le risultanze delle attività di analisi sugli oli condotte da laboratori privati accreditati con l’attività di verifica della correttezza delle modalità di presentazione e di etichettatura degli oli di oliva immessi al consumo, consenta di assicurare, nel rispetto dei principi di leale concorrenza, la più completa informazione ai consumatori, avvalendosi dell’ausilio di Nas, Agenzia delle Dogane e Ispettorato repressione frodi (ICQRF).