AgenPress. Piera Aiello, deputata del Gruppo misto, componente della Commissione antimafia e testimone di giustizia, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Cosa succede in città” condotta da Emanuela Valente su Radio Cusano Campus.
“Il cuore mi dice che è una cosa bruttissima, Brusca ha ucciso tantissime persone, ha scuoiato nell’acido un bambino, ha ucciso Falcone, però noi abbiamo delle leggi e proprio una legge voluta da Falcone dice che chi collabora con la giustizia può usufruire di uno sconto di pena –ha affermato Aiello-.
Nessuno dei politici che oggi stanno urlando allo scandalo si indigna per il fatto che l’Europa ci ha detto di abolire l’ergastolo ostativo e questo farà scarcerare tanti boss mafiosi che si dicono pentiti solo a parole e non hanno collaborato con la giustizia. In Parlamento tutti hanno taciuto, l’unica che ha gridato contro questa cosa sono stata io.
E’ facile indignarsi pubblicamente quando ci sono questi eventi, rilasciando un’intervista e mettendo la bandierina, ma la lotta alla mafia bisogna farla ogni giorno e i miei colleghi in parlamento questo non l’hanno capito. Per quanto mi riguarda certe persone non dovrebbero uscire dalla galera perché non esiste alcun tipo di riabilitazione, però c’è una legge, Brusca ha usufruito di questa legge, ha fatto 25 anni di galera, non cambia nulla se è uscito oggi o tra qualche mese, comunque ha usufruito di una legge voluta da Falcone.
Anche a me dispiace pensare ad un Brusca in giro tranquillamente, che poi non sarà così perché sarà inserito in un programma di protezione. Sono convinta che neanche rimarrà in Italia, come è successo con altri boss mafiosi, perché il nostro programma di protezione è un colabrodo, non è capace di proteggere un collaboratore di giustizia di questo tipo”.