AgenPress. “Il caso della scarcerazione del pentito di mafia Brusca ha suscitato come era normale polemiche e perplessità. Naturalmente la libertà di Brusca ripugna alla morale e al giudizio per quanto di male egli ha operato con omicidi efferati.
Tuttavia occorre distinguere tra quello che è moralmente riprovevole e quello che è legalmente ammesso. Se non si opera questa distinzione cadiamo nello Stato etico. Brusca assistito dal suo legale che ovviamente fa i suoi interessi, ha usufruito di una legge dello Stato, quella che premia i pentiti di mafia collaborativi.
Pertanto, esistendo una normativa, discutibile sin quanto si vuole essa è operativa come del resto la sorella di Falcone ha lealmente detto. Allora. Non dobbiamo guardare al dito, scarcerazione di Brusca (evento che sconvolge per la natura e passato del personaggio), ma alla luna, la legge.
E allora: non è il caso visto che i tempi sono cambiati, di rivedere la legge per evitare in futuro altre situazioni Brusca?” lo dice in una nota il Senatore di Forza Italia ePresidente di Unione Cristiana Domenico Scilipoti Isgrò.