AgenPress – “Mio fratello Giorgio ha ricevuto la prima dose di Pfizer intorno alle 11 di venerdì mattina nel centro di Lariofiere ad Erba. Era contento di poter finalmente vaccinarsi. Tornato a casa ha ripreso le sue normali attività in presenza della sua compagna. Da ingegnere informatico, lavorava al computer da casa”.
Lo scrive Luigi Paganelli, avvocato di Lissone, in provincia di Monza, tramite un comunicato pubblicato sulla sua pagina Facebook, dove spiega di aver sporto denuncia ai carabinieri e di aver ottenuto l’autopsia sul corpo del fratello Giorgio ingegnere, è morto a qualche ora di distanza dalla somministrazione della prima dose di vaccino, venerdì a Erba, in provincia di Lecco, per risalire alle cause del decesso.
“Verso le 22 ha avuto un grave malessere. Sono stati chiamati i soccorsi. I medici hanno tentato di rianimarlo ma Giorgio, a 52 anni, è deceduto alle 23.05.
Al momento del malore mio fratello non aveva patologie pregresse e nemmeno condizioni critiche di salute particolari.
Data la coincidenza con la vaccinazione, abbiamo fatto chiedere all’ATS di eseguire un’autopsia.
Passaggio doloroso per fare il quale ci è stato consigliato di sporgere querela.
Per questo motivo sabato pomeriggio ho sporto querela presso i Carabinieri di Costa Masnaga che, su ordine del Magistrato di turno, verso le 18 hanno curato il trasferimento della salma all’obitorio di Lecco.
Non è nostra intenzione accusare nessuno e io stesso ho il vaccino fissato per domenica, 6 giugno e intendo assumerlo.
Vogliamo solamente capire cosa sia successo veramente, non solo per giustizia verso Giorgio ma anche per la serenità di tutti noi e dei nostri concittadini.
Troviamo assurdo che, in una situazione del genere, l’autopsia non sia richiesta d’ufficio dalla ATS.
La famiglia chiede di rispettare il suo lutto ma resterà vigile e nominerà il perito di parte per l’autopsia”.