AgenPress – Un bambino di due anni è morto annegato nella piscina della villa di famiglia a Città Sant’Angelo, in provincia di Pescara.
E’ avvenuto attorno alle 20 in una villetta a schiera dove vivono la famiglia del bimbo e i nonni. In quel momento in casa c’erano la mamma e l’altra figlioletta. La donna ha perso di vista il piccolo per qualche minuto e ha subito iniziato a cercarlo. Una volta all’esterno dell’abitazione, lo ha trovato in piscina quando già non c’era più nulla da fare.
Sono subito accorsi anche i nonni ed è stato lanciato l’allarme al 118. Il personale sanitario non ha potuto fare nulla.
I genitori sono indagati come atto dovuto. La Procura di Pescara ha aperto un fascicolo sulla vicenda. L’ipotesi di reato è omicidio colposo. Titolare del fascicolo è la pm Rosangela Di Stefano. Disposta l’autopsia, che sarà eseguita domani dal medico legale Davide Girolami.
I carabinieri della Compagnia di Montesilvano si stanno occupando di tutti gli accertamenti del caso, che sono ancora in corso, ma sottolineano che tutto conferma come si sia trattato di una “tragica fatalità”.