AgenPress. Quando si pensava che peggio di così non potesse andare per i più di 25mila aspiranti avvocati che attendono di poter sostenere l’esame di avvocatura la situazione è ulteriormente peggiorata nella giornata di ieri, quando il portale predisposto per i candidati è di fatto andato in tilt, dopo aver subito un cosiddetto “data breach“, ovvero la violazione dei dati personali dei candidati.
A segnalarlo sono stati gli stessi candidati che, appena dopo aver fatto l’accesso al sistema si sono ritrovati i dati di altri iscritti: nome, cognome, data di nascita, residenza numeri di telefono, f23, e i voti degli esami di abilitazione sostenuti in anni precedenti.
Alcuni, credendo si trattasse di un errore hanno addirittura cliccato sul pulsante “rinuncia“, impedendo involontariamente a un candidato sconosciuto di sostenere l’esame.
Codacons: “Una situazione che non ha precedenti, l’ennesima presa in giro verso i migliaia di candidati che da 1 anno e mezzo attendono di poter sostenere l’esame per diventare avvocati, senza avere ancora oggi la possibilità di conoscere una effettiva data.
Ora i candidati hanno patito anche una smaccata e gravissima violazione della privacy con i propri dati personali messi a disposizione di tutti, con enorme disagio.
Presenteremo un esposto al Garante della Privacy e continuiamo a sostenere la richiesta al Ministero della Giustizia di abolire l’esame di Stato a favore della laurea abilitante, come è stato fatto per tantissime altre professioni, anche in ambito medico.”