AgenPress – A marzo-aprile del 2020 i decessi in eccesso in Italia sono stati 49 mila rispetto alla media degli stessi mesi nei 5 anni precedenti. Il 60% è attribuibile al Covid (29.210), il 10% a polmoniti e il 30% ad altre cause.
Così l’Istat nel report sulle cause di morte nel periodo della prima ondata. I decessi per polmoniti triplicano e aumentano quelli per demenze, diabete e cardiopatie ipertensive. Sul totale dei decessi per Covid l’85% è di over 70, tra i 50-59enni uno su 5. L’incremento dei morti è differenziato per luogo: +155% nelle strutture residenziali o socio-assistenziali, +46% negli istituti di cura, +27% in casa.
Il Covid è la seconda causa di morte nel periodo marzo-aprile 2020, con un numero di decessi di poco inferiore a quello dei tumori e più del doppio di quello delle cardiopatie ischemiche. Nel lasso di tempo considerato, oltre al Covid, i decessi aumentano per quasi tutte le principali cause di morte rispetto a quanto osservato nello stesso periodo del quinquennio precedente. L’incremento più importante nella frequenza dei decessi si osserva per polmoniti e influenza. Per questo gruppo di cause oltre il 95% è rappresentato dalle polmoniti.
I decessi risultano in aumento anche per demenze e malattia di Alzheimer (+49%), per le malattie cardiache ipertensive (+40%) e per il diabete (+41%), così come si ha un incremento per sintomi segni e cause mal definite o sconosciute (+43%).