AgenPress. “Il prossimo 2 dicembre il Ministro Speranza verrà in Senato: si discuterà dei nuovi provvedimenti in vista del Natale. Scuola, spostamenti, seconde case, sci…. io mi aspetto che il Governo ci dia alcune risposte – a parlare è la senatrice umbra di Forza Italia, membro della commissione giustizia di Palazzo Madama – la prima è lo stato dell’arte sulla organizzazione della assistenza domiciliare. Gli italiani devono stare a casa il più possibile, non dimentichiamolo, perché il sistema sanitario rischia il collasso. Allora la domanda è cosa si è fatto e quale è oggi la situazione?
Uno dei presidi ritenuti fondamentali durante l’emergenza Coronavirus è quello delle Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale – dice Modena – si tratta di team medici che si occupano di seguire i pazienti Covid nelle loro abitazioni, attraverso visite e consulti a distanza. Introdotte dal decreto 14/20 del 9 marzo, dovevano essere attivate in dieci giorni, entro il 20 marzo, da tutte le Regioni e province autonome. Il loro compito era quello di gestire la sorveglianza dei malati Covid che si trovano in isolamento domiciliare.
In Italia ci dice Antonio Magi, presidente dell’Ordine dei medici di Roma, sono state fatte 610 Unità speciali di continuità assistenziale Usca sulle 1200 previste, in alcune regioni le hanno anche cancellate, il risultato è che nelle regioni dove non ci sono le Usca c’è il tasso di ospedalizzazione più alto.
Se il Ministro ci verrà a dire che dobbiamo essere responsabili, dovrà anche dire quante sono le Usca, dove, come funzionano. In una parola che risponda al dato, gravissimo, che ha fornito Magi”. Conclude Fiammetta Modena.