AgenPress – In Italia “ci siamo cullati sull’illusione che in estate la pandemia sarebbe finita, non essendo così preparati alla seconda ondata”.
Lo ha affermato Andrea Crisanti, Ordinario di Microbiologia e Microbiologia Clinica all’Università di Padova, intervenendo al primo panel del Festival del Futuro di Verona.
“Vi sono due approcci per uscire dalla pandemia. Uno più tradizionale, di contrasto delle catene di trasmissione sul campo, e diversi stati ne sono usciti con successo, come la Cina ma anche il Vietnam e Taiwan, la Nuova Zelanda e l’Australia. Hanno combinato il distanziamento sociale con misure estremamente incisive per bloccare la trasmissione sul territorio. Poi la tracciabilità e l’utilizzo dei tamponi per tracciare gli asintomatici, che purtroppo – ha concluso – non abbiamo fatto in Italia”.
Sull’Oms Crisanti afferma che “non è stata all’altezza situazione per due motivi, uno strutturale e uno politico. L’Oms è diventata un organismo con una gigantesca burocrazia, e poi è influenzata in maniera sproporzionata da finanziatori esterni che hanno interessi politici, dalle case farmaceutiche ai governi. E che non includa al suo interno Taiwan mostra che questa organizzazione non è adeguata, e sicuramente ha avuto una responsabilità nell’epidemia, non ascoltando gli allarmi di Taiwan. Per evitare questo bisognerebbe costruire sistemi di allerta per verificare tempestivamente malattie non riconducibili ad agenti già noti”.