Disoccupazione in Italia schizza all’11,6% nel 2021. Ue taglia stime ripresa, si allontana target pre-pandemia

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AgenPress – In Italia, secondo la Commissione Ue, “la copertura estesa degli schemi di integrazione salariale (Cassa integrazione guadagni) e il divieto di licenziamenti fino all’anno prossimo è probabile che preverranno l’ampia perdita di occupazione nel 2020. I lavoratori temporanei hanno sostenuto il peso maggiore dell’aggiustamento del mercato del lavoro finora, ma è improbabile che quelli permanenti restino illesi una volta che le misure di emergenza finiranno”. Il tasso di disoccupazione salirà quindi all’11,6% l’anno prossimo, “con la maggioranza dei posti persi nel settore servizi”.

“L’attività economica in Europa ha subito un grave shock nella prima metà dell’anno e ha registrato un forte rimbalzo nel terzo trimestre grazie all’allentamento delle misure di contenimento”, scrive la Commissione Ue. “Tuttavia la recrudescenza della pandemia nelle ultime settimane sta provocando nuove interruzioni”, e quindi “le proiezioni di crescita nell’orizzonte di previsione sono soggette a un livello estremamente elevato di incertezza e rischi”. Secondo le previsioni economiche, il Pil della zona euro si contrarrà del 7,8% nel 2020 prima di crescere del 4,2% nel 2021 e del 3% nel 2022. Stime più moderate rispetto all’estate. Bruxelles sottolinea come né l’area dell’euro né l’Ue recupereranno il livello di crescita pre-pandemia nel 2022.

 

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