Agenpress – Sono 36 le scosse di terremoto che si sono verificate nell’area del Mugello nelle ultime 12 ore. La prima è delle 20:38 di domenica sera, quando gli strumenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia hanno registrato un 2.6 con epicentro Scarperia e San Pietro. E i due comuni, assieme a quello di Barberino del Mugello, sono l’epicentro di tutte le altre scosse verificatesi fino alle 8 di lunedì mattina, sei delle quali di magnitudo superiore al 3.
Sono stati segnalati danni ad alcuni edifici nei comuni dell’area. A Borgo San Lorenzo decisa la chiusura delle scuole.
Le scuole sono state chiuse anche a Barberino del Mugello, Scarperia, Vernio, Marradi e Vicchio, inclusi gli asili nido comunali. Regolarmente aperte le scuole invece a Prato, dove non ci sono stati danni. In tutti i comuni interessati dallo sciame sismico sono state aperte le unità di crisi. Al momento, ha dichiarato il prefetto di Firenze, Laura Lega, “non c’è alcuna situazione di allarme, non ci sono feriti e i danni registrati in alcuni immobili non sono particolarmente gravi”.
Dalle prime ricognizioni, “risultano alcune case lesionate, la chiesa e la canonica di Barberino sono state dichiarate inagibili. Ci segnalano qualche criticità in alcune frazioni periferiche”, ha comunicato in una nota il presidente delle Misericordie della Toscana, Alberto Cosinovi. Intanto, dopo le verifiche tecniche sulle linee ferroviarie disposte subito dopo la scossa di magnitudo 4.5, alle 8:25 è ripresa la circolazione dei treni sull’Alta velocità tra Firenze e Bologna.
Molte le persone che via via hanno abbandonato le abitazioni e sono scese in strada, rifugiandosi nelle auto per proteggersi dalla pioggia. “La scossa di magnitudo 4.5 ha fatto davvero paura”, ha raccontato il sindaco di Scarperia San Piero, Federico Ignesti. “La scossa è stata abbastanza lunga, soprattutto la prima, sono caduti oggetti in un supermercato”, ha detto Filippo Carlà Campa, il sindaco di Vicchio. “La popolazione si è riversata nelle piazze, proprio quest’anno ricorre il centesimo anniversario del terremoto che nel 1919 distrusse il Mugello”.