AgenPress. “Il sindaco di Roma ha chiesto una commissione d’inchiesta amministrativa sull’uccisione dei sette cinghiali nel parco giochi Mario Moderni in via della Cava Aurelia. È l’ennesima farsa di un’Amministrazione che vuole turlupinare gli animalisti”.
Così in una nota Rinaldo Sidoli, portavoce di Alleanza Popolare Ecologista (Ape). “Ricordiamo che il 27 settembre 2019 la Giunta Capitolina – spiega – ha approvato la Deliberazione n.190 che prevede l’abbattimento degli ungulati nel territorio di Roma Capitale.
L’Allegato A stabilisce le modalità di cattura e uccisione. Il protocollo tecnico ISPRA (all. sub A1) spiega in maniera schematica la procedura operativa per l’intervento di rimozione dei cinghiali.
Non c’è da valutare eventuali responsabilità. La polizia provinciale e i veterinari hanno eseguito solo degli ordini. Quel documento, infatti, stabilisce ‘cattura con teleanestia’, successivamente ‘eutanasia’, ‘trasporto spoglie presso struttura idonea per monitoraggio sanitario’ e infine ‘smaltimento spoglie’.
È quello che è accaduto in zona Gregorio VII. Adesso se ne lavano le mani dicendo di non essere a conoscenza di quanto stava per accadere il 16 ottobre”. “Il direttore del Dipartimento Tutela Ambientale, Marcello Visca, con una determina dirigenziale n. 74048 aveva dato comunicazione al Gabinetto del sindaco e all’assessore alle Politiche del verde di inizio attività operativa a partire dalle ore 21 e fino alle 24.
Nella stessa mattina, ore 10, il tavolo tecnico dava attuazione alla Deliberazione n.190. Era chiaro quale fosse il destino di quella famigliola dato che veniva richiesto all’Ufficio Operativo della Direzione Mercati all’Ingrosso di ‘predisporre il mezzo idoneo al trasporto di carogne’. La Raggi stralci con urgenza il protocollo d’Intesa siglato a maggio 2019 presso la Regione Lazio e convochi un tavolo con tutte le associazioni animaliste dell’Urbe. I cittadini romani non vogliono altri massacri”, ha concluso Sidoli.