Parigi. Prof. Decapitato. Arrestate 9 persone. Sui social dilaga l’hastag  #jesuisenseignant

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AgenPress –   Altre cinque persone, oltre alle quattro già arrestate, sono state fermate e interrogate nella notte tra venerdì e sabato dopo la decapitazione di un insegnante di storia al liceo del comune di Conflans-Sainte-Honorine (Yvelines), vicino Parigi, portando a 9 il numero totale delle persone fermate dalla polizia. Lo rende noto una fonte giudiziaria.

Secondo l’inchiesta il baby aggressore era risentito dal fatto che l’insegnante, il 47enne Samuel Paty, avesse mostrato ai suoi alunni le vignette su Maometto pubblicate da Charlie Hebdo durante una lezione sulla libertà d’espressione. Il suo corpo decapitato è stato rinvenuto nei pressi della scuola dove insegnava, a Conflans Saint-Honorine.

Tra le cinque nuove persone, ci sono i genitori di uno studente del liceo in cui lavorava la vittima. La fonte giudiziaria ha inoltre confermato che l’aggressore, poi ucciso dalla polizia, è un giovane di 18 anni di origine cecena nato a Mosca.

Il giovane era noto alla polizia per reati comuni ma non era mai stato arrestato e non era sospetto di radicalizzazione. Fra le 9 persone in stato di fermo questa mattina ci sono 2 genitori di studenti del professore ucciso, un uomo e una donna, che avevano avuto una lite con l’insegnante sulle caricature di Maometto mostrate in classe.

Intanto sui sociale dilaga l’hastag #jesuisenseignant . Su Twitter dilagano messaggi di sostegno alla libertà d’espressione e di orrore per l’azione compiuta dal diciottenne di origine cecena di cui è stata confermata l’identità.

Stando a BFM-TV, fra gli arrestati ci sono 4 membri della famiglia del killer, i genitori, il nonno e il fratello di 17 anni, tutti arrestati ad Evreux, dove abita la famiglia. L’abitazione è stata accuratamente perquisita. Fra i fermati ci sono anche il padre autore del video circolato su Youtube in cui si lamenta della lezione sulla libertà d’espressione del professor Paty e un amico che l’aveva accompagnato ad incontrare il preside per esprimere la sua protesta. Nel primo pomeriggio è annunciata una conferenza stampa del procuratore antiterrorismo, Jean-Francois Ricard.

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