Cuzzupi (Ugl). Scuole chiuse per il Covid e il Ministero non sa che fare!

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AgenPress – La dichiarazione del Segretario Nazionale UGL Scuola, Ornella Cuzzupi, è una ferma denuncia del come, in questo momento, la scuola è abbandonata a se stessa. Docenti, dirigenti scolastici, personale ATA  e famiglie dell’ intera Nazione devono, in un modo o nell’altro, arrangiarsi per portare avanti il processo educativo che rappresenta uno dei pilastri fondamentali su cui dovrebbe basarsi lo Stato. Le preoccupazioni e le tensioni sociali stanno emergendo in ogni dove, allorché si riscontrano casi di contagio per docenti e studenti, posti in quarantena domiciliare, così come riscontrato in ogni provincia e Regione italiana.

Non esiste un’idea con la quale affrontare emergenze come quelle manifestate in Campania. Il Ministero non è riuscito, in tutti questi mesi, a determinare come portare avanti i programmi didattici in maniera omogenea e valida per tutte le realtà a fronte di situazioni critiche come quella determinata dalla decisione del presidente De Luca. Non esiste una linea precisa cui attenersi, non esiste una piattaforma in grado di gestire in maniera univoca una didattica a distanza che funga da supporto a quella in presenza. Gli istituti – afferma con asprezza il Segretario UGL – sono stati lasciati in un limbo, dove decisioni e specifiche dipendono da iniziative locali, dai docenti e dalla buona volontà dei tanti che ogni giorno si misurano con le difficoltà del momento. Questo è inaccettabile per un Paese civile”.

Ancora una volta Ornella Cuzzupi torna dunque sulla mancanza di un programma alternativo alla didattica in presenza così come sinora prevista, a salvaguardia della salute e della tranquillità di ciascuno.

Una lacuna che è chiaro sintomo di confusione e mancanza di una realistica prospettiva politica. Un disastro che rischia di portare la scuola verso un baratro dal quale diventa difficile risalire. L’UGL Scuola – continua Cuzzupi – chiede, ancora una volta, al Ministro un piano che abbia come obiettivo la garanzia dell’istruzione e l’omogeneità di comportamenti, di mezzi e piattaforme uguali per ogni regione, provincia, città che si dovesse trovare ad affrontare simili, drammatiche, emergenze”.

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