Agenpress. Il Papa ricevendo in Vaticano i rappresentanti della Cassa Nazionale del Notariato, ricorda che, nel farsi mediatori tra la legge e le tutele delle persone, i notai sono chiamati all’ascolto, al rispetto della dignità e dei diritti delle persone con lo sguardo rivolto in ogni istante al bene comune.
“Nelle sfide che avete davanti aiutate la società a diventare più umana – sottolinea il Papa – mettendovi in ascolto e avvicinando il vostro sapere a tutti. Si tratta di farsi mediatori tra la legge e le esigenze socio-economiche con il rigore che è proprio del notaio, fornendo una corretta applicazione delle norme, ma anche mediante la cura attenta delle aspettative della gente e del loro bisogno di certezze e di tutele”.
Francesco definisce i notai “custodi dell’equilibrio”, con una spiccata sensibilità per “la dignità e i diritti delle persone”; con la difesa di “tutto ciò che è giusto e tutto ciò che è vero”; “senza dimenticare la carità, virtù principale e necessaria nelle relazioni interpersonali”.
In un contesto sociale segnato sempre più dal desiderio di gareggiare nell’ “autostrada” del profitto, che obbliga a marciare sempre nella corsia del sorpasso, voi siete chiamati ad esercitare il vostro ruolo in spirito di autentico servizio. La vostra presenza nella dialettica della contrattazione è il sigillo non solo della legalità, di cui voi siete custodi, ma dell’equilibrio e della ponderatezza e quindi, in ultima analisi, della giustizia.
Papa Francesco inoltre invoca competenza tecnica ed integrità morale per esercitare il servizio alla collettività.
Si tratta di valori tanto necessari nella pratica dell’attività professionale di ognuno, ma che diventano imprescindibili in voi, che siete gli intermediari fra l’individuo o il gruppo sociale che ricorre alla vostra funzione e l’ordine giuridico stabilito di cui siete chiamati ad essere fedeli interpreti ed esecutori. Tutto questo vi deve spingere verso una conoscenza sempre più profonda dell’ordinamento legale, con lo sguardo rivolto in ogni istante al bene superiore dell’essere umano e della società stessa, cioè al bene comune.