AgenPress. Non vivendo stabilmente in Campania, non voglio vestire i panni di chi rassicura senza rischiare in proprio. Ma la mia regione di nascita vive una condizione singolare, paradossale e diversa da tutte le altre regioni. Vivo prevalentemente tra Roma e Milano, dove la vita scorre più o meno tranquilla compatibilmente con la preoccupazione per un virus di cui – a voler essere onesti – nessuno ha capito nulla.
Solo in Campania si respira un clima di emergenza estrema, rischio epocale, giorno del giudizio.
E’ un effetto della campagna elettorale del governatore, tutta giocata sull’emergenza Covid e sulla sua presunta buona gestione. Avendo perso, potremmo obiettargli che la Campania è prima per contagi, messa molto peggio della Lombardia, e senza la macchina da guerra che è la Sanità lombarda, eccellenza assoluta in Europa e nel mondo.
La verità è che De Luca non ha nessuna colpa nell’impennata dei contagi, così come non aveva alcun merito quando più semplicemente il Covid non aveva messo piede in Campania.
Semplicemente non bisognerebbe fare politica sulla paura delle persone. Invece attraversiamo una triste stagione in cui la politica è il governo della paura: del migrante, del diverso, del Covid.
La politica non dovrebbe essere il governo della paura, ma della speranza.
E’ quanto dichiara, in una nota, l’on. Gianfranco Rotondi, vicepresidente del gruppo FI alla Camera e presidente della Fondazione Dc.