AgenPress – “Le elezioni del 9 agosto non sono state né eque né trasparenti ed i risultati sono stati falsificati. Le persone che sono andate in strada per difendere il loro voto nelle loro città per tutta la Bielorussia sono state brutalmente picchiate, incarcerate e torturate da un regime che si aggrappa disperatamente al potere. E questo sta accadendo ora, in piena Europa”.
Lo ha detti Svetlana Tikhanovskaya, leader dell’opposizione in Bielorussia rivolgendosi all’Europa e chiedendo di non riconoscere i risultati delle elezioni presidenziali del 9 agosto, che hanno visto la riconferma per la sesta volta di Alexander Lukashenko.
“Vi chiedo di non riconoscere queste elezioni fraudolente, il signor Lukashenko ha perso ogni legittimità agli occhi della nostra nazione e del mondo”, ha affermato in inglese in un video rivolto al Consiglio Ue diffuso su YouTube.
Oggi la crisi in Bielorussia sarà al centro di un Consiglio Ue straordinario, che dovrebbe portare all’estensione delle sanzioni ad altri funzionari del regime dopo la repressione delle proteste. Tikhanovskaya, rifugiata in Lituania dall’11 agosto, nel video ha anche evocato la creazione di un “consiglio di transizione” con l’obiettivo di “favorire la transizione pacifica per il dialogo” e per “chiedere immediatamente nuove elezioni presidenziali eque e democratiche sotto la supervisione internazionale”.