AgenPress – “Il discorso di Fedez ha squarciato un velo: vorremmo sapere cosa è inopportuno per il servizio pubblico di radiotelevisione italiana. Noi o il consigliere leghista che ci vuole nel forno? Noi o tutta quella classe politica che ci dileggia, ci offende, e alle quale spalancate le porte dei vostri salotti? Quanti portavoce delle associazioni lgbti, quelli che parti consistenti della comunità hanno delegato a parlare per loro, si possono ascoltare nei format di informazione Rai? Al contrario, a quante bestialità, in termini di linguaggio e di concezione del mondo, i programmi Rai hanno scelto di fare da megafono e da palcoscenico?”.
Così Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay. “Anche di questo velo squarciato voglio dire grazie, di cuore, a Fedez. E voglio ringraziarlo infine per aver ricordato, con il suo discorso dal palco del 1 Maggio, che le persone lgbti sono persone che hanno un lavoro, o non ce l’hanno. O ne hanno uno precario, intermittente, in nero. I diritti non sono mai antagonisti tra loro: ogni battaglia per i diritti, sostiene tutte le altre. Siamo entrati nel maggio della lotta all’omotransfobia, che culminerà nella giornata internazionale del 17. Saranno giorni di lotta e di riconquista delle piazze in tutto il paese: anche questo dibattito ci ha dimostrato quanto siano necessarie”.
“L’ostilità e l’avversione da parte di esponenti politici e istituzionali che il coraggioso discorso di Fedez dal palco del Concertone del primo maggio ha scatenato ha dato corpo e rappresentazione alle tante forme di oppressione che milioni di persone lgbti subiscono ogni giorno, dappertutto. Innanzitutto per questo voglio ringraziare Fedez”.