AgenPress. “In un momento di crisi sanitaria ed economica in cui la gestione dell’Ue è stata purtroppo fallimentare stridono gli slogan entusiasti per la legge sul clima. Gli obiettivi di neutralità climatica entro il 2050 e di riduzione delle emissioni del 57% entro il 2030 sono estremamente ambiziosi, traguardi impossibili da raggiungere che rischiano di gravare sulle nostre imprese e sui cittadini.
Purtroppo Bruxelles continua a lavorare in maniera ideologica senza adeguate valutazioni di impatto economico e sociale dietro i suoi provvedimenti. Nel nome dell’ideologia green si rischia di penalizzare tante imprese italiane e di mettere in difficoltà i lavoratori, già ora in pericolo vista la pesantissima crisi economica.
Imbarazzante l’atteggiamento Ue verso Cina e India: mentre noi ci limitiamo e facciamo i portabandiera di un ecologismo lontano dalla realtà, grandi Paesi del mondo – con i quali l’Ue fa affari – continuano a inquinare con percentuali sempre più alte, nel silenzio delle istituzioni europee. Spiace che Bruxelles non si concentri sulle vere emergenze attuali come il piano vaccinale europeo deludente e la crisi che attanaglia l’Europa”.
Così in una nota Silvia Sardone, europarlamentare Lega, coordinatrice ID nella commissione ambiente.