AgenPress. “La notizia di oggi degli arresti in Sicilia nel Dipartimento regionale per le Attività sanitarie e nell’Osservatorio epidemiologico con l’accusa di aver falsificato i dati sul Covid è l’ennesima dimostrazione della concentrazione di potere in mano ai dirigenti regionali siciliani e di come l’attività amministrativa possa essere funzionale ai dettami dei poteri forti territoriali”.
A parlare è Maricetta Tirrito, rappresentante del Cogi (Comitato Collaboratori di Giustizia).
È di oggi infatti la notizia di 3 arresti disposti dal gip di Trapani nei confronti di alcuni appartenenti al Dipartimento, inclusa la dirigente. “Il vaso di Pandora scoperchiato dal gip – prosegue Tirrito – ha portato alla luce fatti gravissimi e ingerenze sconcertanti. Non a caso quello che sembra emergere è un vero e proprio disegno scellerato.
“I reati contestati sono di una gravità inaudita: alterazione dei numeri dei positivi al Covid e dei tamponi da inviare all’Istituto superiore di Sanità. Numeri che venivano ‘spalmati’ nel tempo per evitare che la Sicilia fosse passasse alla zona rossa. Parliamo di falso materiale e ideologico in concorso.”
“La politica – conclude Tirrito – si riappropri del ruolo propositivo e di controllo degli atti della pubblica amministrazione. In tempi di crisi è di figure integerrime, con cuore e tempra, di cui abbiamo bisogno. Chi trucca i dati per ingannare la realtà e speculare sulla vita della gente non ha posto nelle istituzioni.”