L’ opinione di Roberto Napoletano. Pagliacci in Parlamento

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Stiamo operando con le nostre mani, non quelle dell’Europa, perché si ripeta una seconda Deauvulle e l’Italia diventi la nuova Grecia

Agenpress – Pagliacci pericolosi. Spiace dovere usare espressioni così forti. Solo in Italia può accadere. Il negoziato inizia nel dicembre del 2017 per riformare il trattato istitutivo del Meccanismo europeo di stabilità, più conosciuto come Fondo Salva-Stati, figlio di un accordo intergovernativo del febbraio del 2012.

 

Tutti, proprio tutti, Presidente del Consiglio Conte, i ministri Tria, Moavero, Savona, perfino il rappresentante dell’Italia a Bruxelles Maurizio Massari, vengono a riferire in Parlamento, espongono, spiegano, chiedono osservazioni, ma nessuno li calcola.

Non molti si presentano a ascoltarli, pochissimi gli interventi tra i presenti, si segnalano i complimenti a Conte del compagno di merende del no euro Borghi, l’economista Alberto Bagnai, presidente della Commissione Finanze del Senato, leghista anche lui della prima ora.

 

Il nove agosto del 2019 il ministro del Tesoro, Tria, deposita in Parlamento la bozza di revisione del Trattato, informa i due Presidenti di Camera e Senato, tutti continuano sostanzialmente a tacere, non risultano levate di scudi, non si appalesano né in pubblico né in privato.

Per leggere la versione  integrale dell’editoriale del direttore Roberto Napoletano clicca qui:

https://www.quotidianodelsud.it/laltravocedellitalia/editoriali/2019/12/02/leditoriale-di-roberto-napoletano-laltravoce-dellitalia-pagliacci-in-parlamento/

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