AgenPress. “Ci aspettavamo la richiesta di rinvio a giudizio, non mi pare la notizia del giorno”. Così l’avvocato Giulia Bongiorno, legale di Matteo Salvini, ha commentato la richiesta di rinvio a giudizio.
“Questo processo – ha spiegato l’avvocato – contesta a Salvini il sequestro di persona perché il divieto di sbarco disposto dal Viminale sarebbe stato annullato dal Tar. Prego tutti di leggere il provvedimento dei giudici amministrativi, perché sospese solo in parte l’efficacia del divieto di sbarco al fine di prestare aiuto ai migranti che avessero bisogno di soccorso. E il Governo infatti fece entrare la nave e si diede soccorso a chi ne aveva necessità, quindi non ci fu nessuna disobbedienza”.
“Da tutti gli atti – ha proseguito – emerge che la nave della ong catalana aveva più opzioni : la Spagna, Malta, ma non le volle. E’ come se io fossi chiusa in una stanza e restassi dentro nonostante avessi delle uscite, solo perché le uscite non mi piacciono. Potremmo parlare di sequestro?”. Infine, la legale ha sostenuto che tutta la gestione della vicenda rientrava pienamente nella linea politica del Governo, che prevedeva prima la redistribuzione dei profughi nei Paesi europei, poi lo sbarco in Italia.