AgenPress – “Le Regioni vanno in ordine sparso e questo non va bene”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa.
“L’Italia complessivamente è seconda in Europa per vaccinazioni, ma molto distante dal Regno Unito, per una serie di ragioni, dal numero di siti vaccinali a quello dei vaccinatori, fino al fatto che” in Inghilterra “si prolunga il periodo prima della seconda iniezione, dando immunità a una platea molto più vasta. So che gli scienziati stanno guardando al problema”.
“Noi andiamo forte a livello nazionale ma le Regioni sono molto difformi, alcune arrivano al 25% e altre al 5% – ha aggiunto il premier -: sono difformi nei criteri e nella capacità di somministrare i vaccini. Bisogna darsi regole comuni, anzianità e fragilità sono quelle da cui partire: se ci sono problemi di capacità, lo Stato c’è per aiutare queste regioni. Ma ho l’impressione che ci sia disponibilità alla collaborazione da parte delle Regioni. E lo Stato ha altrettante motivazioni per portare a termine la campagna vaccinale nel periodo più breve possibile”.