AgenPress. “La priorità sui vaccini va estesa a tutte le tipologie di lavoratori che prestano servizio in luoghi diversi da casa”. A sostenerlo è la Fesica, la Federazione dei sindacati dell’Industria, del commercio e dell’artigianato aderente alla Confsal, dopo l’incalzare del dibattito di queste ore su quale categoria debba essere inclusa tra quelle prioritarie a ricevere il vaccino anti-covid.
“Riteniamo fondamentale non fare distinzioni, oggi chi non può godere del lavoro agile è a rischio contagio perchè ha più contatti con l’esterno. Non importa – sostiene il segretario generale Bruno Mariani – se il lavoratore sia un metronotte o un panettiere, un impiegato delle poste, un portinaio od un operatore ecologico, poichè tutti sono esposti in egual maniera al contagio e tutti non hanno la possibilità di lavorare da casa”.
“Il nostro è anche un secco no alla guerra tra lobby per favorire l’una o l’altra categoria, non si può sostenere la tesi dell’iniqua considerazione dei lavoratori. Ci appelliamo al Ministro della Salute Speranza ed al governo affinchè si ristabilisca la parità dei diritti, lì dove non possono esserci distinzioni. Vaccinate Forze armate, sanitari e personale scolastico si prosegua con egual priorità alle restanti categorie – conclude il Segretario della Fesica Confsal – dei lavoratori”.