Agenpress – “La firma del Trattato sul Mes a dicembre non è necessaria, può avvenire uno due-mesi più tardi”: così fonti europee coinvolte nel negoziato sul Mes e fino ad oggi l’Italia non ha chiesto all’Eurogruppo alcun rinvio della firma della riforma del Mes. Per passare, la riforma ha bisogno del’unanimità dei Paesi.
Sulla questione interviene la presidente della Bce Christine Lagarde al Parlamento Ue rispondendo a una domanda dell’eurodeputato dei 5 Stelle Piernicola Pedicini.
“Voglio essere molto chiara sul Mes: i cambiamenti sono pensati per rafforzare il sistema di gestione delle crisi”, e “deve essere rafforzato e ristrutturato per gestire la vulnerabilità e i rischi finanziari”.
Le clausole di azione collettiva (Cacs) “che hanno agitato alcuni”, previste nel Mes, “sono pensate per essere sicuri che se c’è ristrutturazione del debito i detentori di minoranza non possono tenere in ostaggio gli altri creditori per i loro interessi, servono perché la maggioranza sia protetta da interessi di minoranze”. Le Cacs “sono raccomandate internazionalmente per facilitare la gestione delle crisi”.