AgenPress – I deputati canadesi hanno adottato ieri sera una mozione non vincolante che equipara il trattamento della Cina alla sua minoranza uigura con il “genocidio”, facendo infuriare la Cina che l’ha definita una “provocazione malvagia”.
La mozione, presentata su iniziativa dei conservatori (opposizione), è stata adottata all’unanimità alla Camera dei Comuni con 266 voti su 338. E chiede al governo di Justin Trudeau di concordare con questa opinione. Alcuni parlamentari, compresi i ministri del governo liberale di Trudeau, si sono astenuti. L’atto riconosce che “gli uiguri in Cina sono stati e sono soggetti a genocidio”.
L’ambasciata cinese in Canada in una dichiarazione ha respinto la mozione come “un atto vergognoso”, definendo i legislatori canadesi “ipocriti e spudorati” per aver usato “la scusa dei diritti umani per impegnarsi in una manipolazione politica nello Xinjiang al fine di interferire negli affari interni della Cina”.
“I fatti hanno dimostrato che non c’è genocidio”, ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, secondo cui si tratta di “una bugia inventata dalle forze anti-cinesi, una ridicola farsa per diffamare la Cina. La palese politicizzazione dello sport di alcuni politici canadesi viola lo spirito delle Olimpiadi e danneggia gli interessi degli atleti”.