AgenPress – “Non esprimerò alcuna solidarietà a Giorgia Meloni. E non la esprimerò nonostante- come ovvio- mi faccia orrore il linguaggio del professore Giovanni Gozzini, che sconterà il suo errore come è giusto che sia. Nonostante mi faccia orrore chiunque diffonda l’odio attraverso il linguaggio. Anzi. Nonostante e proprio in virtù di ciò, non esprimerò solidarietà a Giorgia Meloni”.
Lo scrive Selvaggia Lucarelli sulla sua pagina Facebook. “Perché la solidarietà è un concetto profondo, un’idea, un abbraccio di fratellanza e complicità che non posso concedere a chi ha fatto dell’ intolleranza e della divisione il suo credo politico. Perché l’insulto è odio, ma il linguaggio più subdolamente aggressivo è quello utilizzato per far leva sulle emozioni, sulle paure, sull’ignoranza e sull’identificazione del nemico in chi è fragile e diverso.
Perché l’insulto è odio, ma il linguaggio più subdolamente aggressivo è quello utilizzato per far leva sulle emozioni, sulle paure, sull’ignoranza e sull’identificazione del nemico in chi è fragile e diverso”.
(ANSA) – SIENA, 22 FEB – “Nel pomeriggio o al massimo domattina invieremo tutto il materiale raccolto con l’ufficio legale al collegio di disciplina affinchè valuti possibili sanzioni che vanno dalla censura alla sospensione temporanea”. A dirlo il rettore dell’Università di Siena Francesco Frati in merito alle offese che il professore di storia contemporanea dell’Ateneo Giovanni Gozzini ha rivolto alla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni nel corso di una trasmissione radiofonica venerdì scorso. Il rettore esclude invece la possibilità di un esposto in Procura per danno d’immagine nei confronti del docente, come invece avvenne più di un anno con un altro professore, Emanuele Castrucci, per i suoi tweet filonazisti. “Questo caso è diverso – spiega Frati -, ci sono offese dirette ad un singolo individuo e, secondo quanto mi ha spiegato l’ufficio legale, decade la possibilità che si possa fare un esposto per danno d’immagine all’Ateneo”. “Noi abbiamo la necessità di difendere l’onore dell’Ateneo e di dare un segnale per far sì che l’università di Siena venga difesa nella sua dignità anche di fronte a dichiarazioni che oggettivamente sono anche lesive della nostra reputazione e per le quali ci riteniamo anche noi vittime” conclude Frati. (ANSA).
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