Draghi. Migrazioni ed asilo. Costruire politica europea dei rimpatri. Ricostruzione come nel Dopoguerra

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AgenPress –  “Altra sfida sarà il negoziato sul nuovo Patto per le migrazioni e l’asilo, nel quale perseguiremo un deciso rafforzamento dell’equilibrio tra responsabilità dei Paesi di primo ingresso e solidarietà effettiva. Cruciale sarà anche la costruzione di una politica europea dei rimpatri dei non aventi diritto alla protezione internazionale, accanto al pieno rispetto dei diritti dei rifugiati”. Lo ha detto il premier Mario Draghi nel discorso programmatico per la fiducia al Senato.

“Questo è il terzo governo della legislatura. Non c’è nulla che faccia pensare che possa far bene senza il sostegno convinto di questo Parlamento. E’ un sostegno che non poggia su alchimie politiche ma sullo spirito di sacrificio con cui donne e uomini hanno affrontato l’ultimo anno, sul loro vibrante desiderio di rinascere, di tornare più forti e sull’entusiasmo dei giovani che vogliono un paese capace di realizzare i loro sogni. Oggi, l’unità non è un’opzione, l’unità è un dovere. Ma è un dovere guidato da ciò che son certo ci unisce tutti: l’amore per l’Italia”.

Per il presidente del Consiglio ora “ci sarà una ricostruzione come avvenne nel Dopoguerra. Il nostro impegno è per il rientro alla normalità dalla crisi economica. Ma stabilisce alcuni paletti: “L’euro è irreversibile” questo governo nasce “nel solco dell’Ue e dell’Alleanza atlantica”. Poi aggiunge: “Senza l’Italia non c’è Europa ma fuori dall’Europa c’è meno Italia: dobbiamo essere più orgogliosi del contributo italiano alla crescita e allo sviluppo dell’Unione europea”.

“È calata di 2 anni l’aspettativa di vita. I nuovi poveri nel 2020 sono passati da 31 a 45%. La disoccupazione finora è stata selettiva su autonomi, giovani, donne”. Tra le priorità per ripartire in primo luogo i vaccini: “La nostra prima sfida è ottenere il vaccino e distribuirlo rapidamente”.  Poi la scuola: “Occorre rivedere il disegno del percorso scolastico annuale. Il ritorno a scuola deve avvenire in sicurezza”. Quanto all’ambiente, per Draghi abbiamo l’obbligo di “lasciare  un buon pianeta, non solo buona moneta. Ogni spreco oggi è un torto alle future generazioni”. In tema di lavoro “bisogna proteggere tutti i lavoratori ma non tutte le attività devono ricever pari sostegno”.

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