AgenPress. Secondo i dati dell’Osservatorio del Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali (CNCC), per le attività presenti nelle gallerie e nei centri commerciali le vendite nel 2020 hanno registrato un calo del 30%.
“Dati drammatici! E’ una scelta perfida, iniqua e sciagurata continuare a voler tenere chiusi, nelle giornate festive e prefestive, gli esercizi presenti all’interno dei centri commerciali, anche nelle regioni che ora sono diventate zona gialla” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Una scelta contraddittoria rispetto a quanto era possibile fare in periodi molto più preoccupanti di questo dal punto di vista epidemiologico. Senza contare che poi gli assembramenti proseguono indisturbati nei centri storici, senza alcun controllo, senza nessuno che ti misuri la febbre. Chiediamo, quindi, al nuovo Governo di cambiare linea” prosegue Dona.
“A tal proposito, nonostante la quasi totalità dei centri commerciali lo faccia lo stesso, ricordiamo che per i Dpcm i supermercati e i centri commerciali non sono obbligati a rilevare la temperatura corporea. Domandiamo, quindi, ai tecnici: ma non sarebbe meglio rendere sempre obbligatoria la rilevazione della temperatura corporea tutti i giorni, invece di chiudere i negozi solo nel weekend, anche a fronte di ingressi contingentati?” conclude Dona.