AgenPress. Quando si riceve una multa per violazione delle norme che limitano la mobilità in seguito a pandemia, che fare? In queste ultime settimane sono anche aumentate di numero grazie ad alcune iniziative di disobbedienza da parte di ristoratori e loro clienti.
E’ bene fare molta attenzione visto che circolano consigli di ricorsi semplici se non class action. Precisiamo che l’azione collettiva non sarebbe praticabile per lo specifico e che, comunque, in Italia la legge che la disciplina impedisce di utilizzarla.
Quindi va visto caso per caso. E nello specifico delle iniziative dei ristoratori di queste settimane, a nostro avviso non ci sono gli estremi per tentare un ricorso sperando che sia accolto. Per cui, il consiglio che diamo è di pagare entro 5 giorni dal momento in cui si riceve il verbale sì da poter fruire della riduzione del 30%.
Per chi avesse una qualche ragione per tentare il ricorso, ricordiamo che:
il ricorso nella maggior parte dei casi si presenta al prefetto, che è autorità di polizia e non giudiziale e quindi si chiede di essere valutati dallo stesso soggetto che ha rilevato l’infrazione; per questo quasi sempre il ricorso viene respinto e l’importo da pagare raddoppia.
Nel caso, qui come procedere:
- non pagare la multa (altrimenti il ricorso è nullo). Inviare degli scritti difensivi entro 30 giorni dal momento in cui si riceve il verbale; gli scritti difensivi vanno inviati per raccomandata a/r o PEC, in carta libera.
- l’Autorità (entro i 5 anni successivi), potrà accogliere gli scritti difensivi, oppure rigettarli emettendo un’ordinanza ingiunzione, e l’importo della multa raddoppia. In quest’ultimo caso, si potrà fare ricorso entro 30 giorni dalla notifica davanti al giudice di pace.