AgenPress. “Non starò qui a commentare le parole del conduttore Flavio Insinna, convinto come sono che ciascuno sia libero di esprimere la propria posizione sui temi che crede. Insinna non fa eccezione per quel che mi riguarda.
C’è un tema, tuttavia, che è inaccettabile e va fortemente stigmatizzato e riferisce alla modalità utilizzata: Insinna ha approfittato della posizione certamente dominante conferitagli in quel momento dal servizio pubblico rappresentato dalla Rai per aggredire, gratuitamente e senza alcun contraddittorio, la dignità di centinaia di migliaia di italiani paganti che meritano dal servizio pubblico pari considerazione e rispetto.
Come la pensi Insinna non mi interessa, che attacchi pretestuosamente un’intera categoria dai megafoni della Rai invece sì. Perché la Rai è anche casa mia ed è inaccettabile che si lasci andare a discriminazioni lesive della mia dignità e di altre centinaia di migliaia di persone urbi et orbi, impossibilitate a fruire dello stesso palcoscenico. Ecco perché mi unisco ai colleghi parlamentari della Lega che in queste ore hanno presentato un’interrogazione per chiedere chiarimenti alla Rai.
Li pretendiamo, tanto più in un momento storico delicato, in cui caccia e cacciatori sono sotto forte attacco da parte delle forze di Governo, che vorrebbero equipararci ai comuni delinquenti aggredendo e inasprendo le normative vigenti. Un fanatismo pericoloso e ignorante, basato sulla non conoscenza dell’attività venatoria e alimentato dal convincimento di essere dalla parte giusta della storia: una presunta superiorità etica che è la storia stessa a bocciare e a non riconoscere.
Non starò qui a disquisire di cosa sia storicamente e cosa rappresenti ancor oggi la caccia, né di quanto i cacciatori possano essere a giusta ragione ritenuti i migliori amici della natura e dell’ambiente con cui convivono. Mi batto e continuerò a farlo tuttavia contro gli attacchi scriteriati che l’ignoranza produce e contro chi approfitta ingiustamente e pretestuosamente di posizioni momentaneamente dominanti per discriminare migliaia di persone del tutto gratuitamente”.
Lo dichiara l’europarlamentare della Lega Massimo Casanova.