Agenpress. Regioni ed Enti locali sollecitano una soluzione sull’”emergenza cinghiali”. In tal senso è stata richiesta una riunione straordinaria della Conferenza Unificata da parte di Anci (Comuni) e Upi (Province).
Il Presidente della Regione Molise, Donato Toma, sostiene l’ìniziativa al termine della Conferenza Stato-Regioni del 24 ottobre, avvalorando le tesi sulla situazione di crisi: “il problema dei cinghiali sta diventando una emergenza nazionale, sia sotto il profilo dei danni procurati agli agricoltori, sia sotto il profilo della sicurezza e della incolumità di cose e persone”.
In molti casi, spiega Toma, “si tratta di razze non autoctone, molto più pesanti, che si riproducono due volte l’anno con ogni femmina di cinghiale che mette al mondo 20-25 cinghialotti. I selezionatori dovrebbero cacciare e uccidere i cinghiali femmina ma non bastano”.
“Nel Molise, – aggiunge Toma – pensiamo di adottare una delibera che permetta agli agricoltori con regolare porto d’armi e licenza di caccia di sparare ai cinghiali quando entrano nei loro fondi, tenendo ovviamente conto delle normative italiana ed europea e dei suggerimenti degli animalisti. Ma se un problema diventa una emergenza, allora una soluzione bisogna pur trovarla”.
“La questione è davvero grave – ribadisce Toma – e in alcune Regioni si spendono fior di quattrini calcolabili in centinaia di migliaia di euro per rifondere i danni provocati dei cinghiali, risorse che potremmo impiegare per l’agricoltura e che invece dobbiamo impiegare per rifondere i danni.
La Conferenza delle Regioni promuoverà una iniziativa, per trovare soluzioni condivise assieme al Governo, alle Province e ai Comuni.
Speriamo che questa volta riusciamo a risolvere l’emergenza: non vorrei che quel bellissimo film di fantascienza intitolato ‘Il pianeta delle scimmie’ venisse rieditato con il titolo ‘Il pianeta dei cinghiali’”.