AgenPress – La polizia nello stato indiano dell’Uttar Pradesh ha arrestato un uomo musulmano per aver tentato di convertire una donna indù all’Islam.
È il primo ad essere arrestato in base a una nuova legge anti-conversione che prende di mira “love jihad” – un termine che i gruppi indù radicali usano per accusare uomini musulmani di convertire donne indù per matrimonio.
La legge ha suscitato indignazione, con i critici che la definiscono islamofobica.
Almeno altri quattro stati indiani stanno elaborando leggi contro il “jihad dell’amore”.
La polizia del distretto di Bareilly nell’Uttar Pradesh ha confermato l’arresto su Twitter mercoledì.
Il padre della donna ha detto alla BBC Hindi di aver sporto denuncia perché l’uomo “ha fatto pressione” su sua figlia perché si convertisse e l’ha minacciata se non l’avesse fatto. La donna avrebbe avuto una relazione con l’uomo, ma si è sposata con qualcun altro all’inizio di quest’anno.
La polizia ha detto alla BBC Hindi che la famiglia della donna aveva presentato un caso di rapimento contro l’imputato un anno fa, ma il caso è stato chiuso dopo che è stata trovata e ha negato l’accusa.
Dopo il suo arresto mercoledì, l’uomo è stato condannato a 14 giorni di custodia giudiziaria. Ha detto ai giornalisti che era innocente e “non aveva alcun legame con la donna”.
La nuova legge prevede una pena detentiva fino a 10 anni e i reati ai sensi di essa non sono rimborsabili.
A novembre, l’Uttar Pradesh è diventato il primo stato ad approvare una legge contro le conversioni religiose “forzate” o “fraudolente”.
Ma potrebbe non essere l’ultimo dato che almeno altri quattro stati – Madhya Pradesh, Haryana, Karnataka e Assam – hanno detto che stanno progettando di introdurre leggi contro il “jihad dell’amore”. Tutti e cinque gli stati sono governati dal partito al governo Bharatiya Janata Party (Bjp), accusato di normalizzare il sentimento anti-musulmano.
I critici l’hanno definito regressivo e offensivo, con molti preoccupati che tali leggi porteranno ad abusi e molestie poiché “love jihad” è sempre stato visto come un termine usato dai gruppi indù radicali di estrema destra. Non è un termine ufficialmente riconosciuto dalla legge indiana.