AgenPress – É stata inviata, ieri, ai prefetti la circolare del Capo di gabinetto del ministero dell’Interno Bruno Frattasi per intervenire in modo efficace e tempestivo sulla prevenzione degli assembramenti, a seguito dell’elevato numero registrato sul territorio nazionale nell’ultimo fine settimana e delle preoccupanti percentuali di inosservanza dell’obbligo di utilizzo delle mascherine.
Controlli “più serrati” per intervenire in modo più “efficace e tempestivo” ed evitare gli assembramenti nei fine settimana, anche attraverso una serie di iniziative da concordare con i sindaci sulla base degli strumenti previsti dall’ultimo Dpcm che consentono la chiusura di strade e piazze.
L’ invito è a convocare in via d’urgenza i Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica al fine di programmare controlli più serrati e concordare con i sindaci l’utilizzo degli strumenti per il contenimento del fenomeno, in vista dei prossimi weekend.
A partire dall’applicazione delle misure indicate nell’ultimo Dpcm sull’interdizione di strade o piazze potenzialmente interessate da assembramenti che – come specificato con la circolare del 20 ottobre 2020 – può anche avvenire attraverso il contingentamento degli accessi.
La circolare richiama, sempre ai fini di una più efficace prevenzione degli assembramenti, la possibilità per i sindaci di far ricorso alla chiusura temporanea di specifiche aree pubbliche o aperte al pubblico in cui sia impossibile assicurare adeguatamente il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.
“Nel recente fine settimana, in diverse località del Paese – scrive il Viminale – si sono registrate situazioni di particolare assembramento, in occasione delle quali è stata anche riscontrata una percentuale non irrilevante di inosservanza dell’obbligo di utilizzo delle mascherine”.
La convocazione “in via d’urgenza” dei Comitati provinciali ha dunque l’obiettivo di intervenire per fare in modo che il fenomeno “venga significativamente a diminuire” nei prossimi fine settimana, intervenendo su due fronti: da un lato aumentando i controlli e dall’altro concordando con i sindaci la chiusura di quelle strade e quelle piazze dove gli assembramenti potrebbero ripetersi.
Chiusure che possono avvenire “attraverso un contingentamento degli accessi, secondo un principio di proporzionalità” o, appunto, attraverso un provvedimento dei sindaci di “chiusura temporanea di specifiche aree pubbliche o aperte al pubblico in cui sia impossibile assicurare adeguatamente il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro”, come previsto dal decreto legge del 16 maggio convertito nella legge 74 del 14 luglio 2020. L’esito delle riunioni dei Comitati, conclude la Circolare, dovranno essere comunicati al gabinetto del ministro e al Dipartimento della Pubblica Sicurezza.