AgenPress. “Nella discussione sul Recovery and Resilience Facility, prendiamo atto con rammarico e disappunto che il Parlamento Europeo presenta ancora una volta una posizione troppo ideologica, volendo imporre una serie di ulteriori vincoli che condizioneranno l’utilizzo dei fondi secondo i voleri di Bruxelles.
Un’occasione sprecata da parte dell’Ue: a fronte di una apertura positiva sull’anticipo delle risorse, nella sostanza l’Ue vuole aumentare tempi, burocrazia e condizionare i futuri governi con limiti eccessivi.
Ci auguravamo che l’Europa della Troika, del Patto di Stabilità e del fallimentare sistema di regole, con questa crisi, avesse imparato dagli errori del passato: invece ne sta commettendo di nuovi e sta complicando ulteriormente un negoziato già complesso.
Le famiglie, i lavoratori, le aziende italiane hanno bisogno di risposte concrete, subito: auspichiamo che, da qui al voto in plenaria, le istituzioni Ue possano rendersene conto e correggere il tiro, anziché peggiorare ulteriormente la situazione”.
Così in una nota Antonio Maria Rinaldi, europarlamentare della Lega, relatore ombra dello strumento Recovery and Resilience Facility.