AgenPress. “Dopo mesi di mezze parole e inutili esitazioni, ieri sera il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha finalmente riconosciuto ciò che la Lega sostiene da sempre sul Mes: che si tratta di un debito privilegiato il cui rimborso comporta nuove tasse, che non è conveniente in termini finanziari a causa del livello dei tassi di interesse, che comporta un effetto ‘stigma’ e fa percepire ai mercati un Paese in stato di evidente difficoltà, che servirebbe comunque a finanziare interventi già a bilancio.
Dopo mesi di battaglie a Roma e a Bruxelles, il no al Mes è una vittoria della Lega: meglio tardi che mai, Conte ci ha dato finalmente ragione, ammettendo come il Mes sia uno strumento non adatto a risolvere i problemi dell’Italia, ma un’ulteriore cessione di sovranità.
Come andiamo predicando da marzo, la spesa sanitaria va finanziata attraverso la cassa disponibile in tesoreria, i fondi già stanziati e inutilizzati ed emissioni di Btp che, vista la copertura della Bce, hanno costo vicino allo zero e massima flessibilità di utilizzo. Purtroppo, questa maggioranza che esiste solo in funzione anti-Salvini e per scongiurare il voto, ha sprecato 7 mesi in un dibattito inutile, anziché intervenire in favore del Paese”.
Così in una nota Marco Zanni, europarlamentare della Lega, presidente gruppo Identità e Democrazia, componente della commissione Econ al Parlamento Europeo.